Sulla Via del Trasimeno

Da Passignano a San Feliciano

La partenza sarà da Passignano sul Trasimeno, antico e suggestivo borgo di pescatori di origini etrusco-romane. Attraverseremo le sue mura per poi salire di quota fino a raggiungere un sentiero panoramico sterrato che ci permette da subito di ammirare il lago Trasimeno da un punto di vista inconsueto e molto suggestivo. Da qui il percorso si muoverà tra saliscendi, parallelamente alla linea di riva del lago toccando l'iconica Torre di Monteruffiano e gli scavi della vicina Villa Quarantaia di origini romane. Il percoso rimane  su una quota che permette di ammirare scorci suggestivi del lago da nuove angolazioni. Il passaggio dal quieto borgo medievale di Montecolognola ci permetterà di rifiatare,  per poi ripartire per gli ultimi chilomtri della tappa che tra oliveti e strade rurali ci condurra al nostro punto tappa di San Feliciano, dove dormiremo in un hotel lungo lago. 

Da San Feliciano a Panicale

La seconda tappa sarà per i primi chilometri quasi del tutto pianeggiante, con un lieve ascesa verso il bel borgo di San Savino, che si affacciata direttamente sul lago. Proseguendo l'itinerario ci porterà alla prima ascesa della giornata, in direzione della torre della fame. Entriamo in una zona boscata e a tratti la salita si farà imepgnativa.   Il percorso rimane in quota fino a raggiungere l'ex castello di Montali, oggi residenza turistica e ci offrirà bellissimi scorci si aprono verso il Trasimeno e la Val di Chiana.  Anche il sentiero è molto suggestivo, cipressi, strade bianche ci ricordano che siamo vicinissimi alla Toscana. Aggirato il Monte Solare lasceremo un'altra area boscata per poi arrivare al nostra meta , il borgo di Panicale. Il borgo, inserito nel circuito del Borghi più belli d'Italia, è molto vivo, nella sua piazzetta principale ci sarà modo di rilassasri a uno dei bar del paese. Da qui raggiungeremo un agriturismo dove passeremo la seconda notte.  

Da Panicale a Villastrada

Dal borgo di Panicale ci muovermo salendo subito venrso i monti a sud ovest. Un bel sentiero nel bosco ci condurrà magicamante a un altro borgo dal fascino tipicamente umbro: Paciano. Anch'esso annoverato tra "I borghi più belli d'Italia" è un piccolo scrigno prezioso di eleganza tra palazzi storici e vie pittoresche. Lasciato il borgo , dove potremo rifocillarci a uno dei suoi bar, prosguiremo l'itinerario a piedi risalendo leggermente di quota e muovendoci in direzione della località di San Donato. Paesaggi agrari corcondano il nostro sentiero, attraverseremo la provinciale a Moiano e ci ritufferemo subito nella campagna umbra, quasi al confine con la Toscana. Passeremo dalla simpatica località di Cantagallina fino a raggiungere il borgo di Villastrada, punto tappa di oggi dove ci sistemeremo in un suggestivo agriturismo. 

Da Villastrada a Castiglione del Lago. 

L'ultima tappa del nostra esperienza ci porterà ad attraversare un'area rurale di confine tra l'Umbria e la Toscana e costeggiare un altro lago, quello di Chiusi. Attraversato infatto il borgo di Vaiano, i paesaggi cambieranno nuovamente. Lo sguardo sarà in direzione della Toscana verso Chianciano, Montepulciano  e il lago di Chiusi. Proseguiremo nella campagna tra morbidi saliscendi fino a toccare il paese di Gioiella, ricco di fonti, bar dove potremo rifocillarci. Superate altre piccole località rurali cominceremo a scendere di quota fino a vedere all'orizzete il profolo inconfondibile di Castiglione del Lago, sul promontorio che si insinua nel lago Trasimeno. A Castiglione, bellissimo borgo ricco di storia e fascino, terminerà il nostro cammino ma non la nostra esperienza, il giorno dopo ci imbarcheremo per visitare l'isola maggiore! 

L'Isola Maggiore

L'ultimo giorno visiteremo L'isola Maggiore del Lago Trasimeno. Ci sarà modo di percorrere i sentieri che la attraversano ma lasceremo la libertà di poter godere della bellezza dell'isola oppure di unirsi a un tour organizzato che ci porterà a scoprire la storia e le tradizioni locali. L'isola infatto è famosa per la produzione dei Merletti che dai primi del novecento cominiciaronon ad essere confezioni dalle abili mani delle figlie dei pescatori, già abituate a lavorare ago e filo per le reti da pesca.  L'isola fu visitata anche da San Francesco, in una quaresima di molti secoli fa e anche qui, come in altre località umbre, si trovano le sue tracce.   Pranzeremo sull'isola e nel primo pomeriggio torneremo alla stazione o ai mezzi a motore concludendo così l'esperienza.