Traversata della Val d'Elsa fiorentina

Da Empoli a Castelfiorentino

La partenza di questa traversata sarà dalla piazza della stazione di Empoli. Da lì ci muoveremo in direzione sud, lasciando pian piano l'asfalto per immergeci verso le strade rurali della periferia empolese in direzione di Monterappoli, un suggestivo borgo collinare un tempo tappa di passaggio della via salaiola che collegava Volterra ai magazzini del sale di Empoli. Questo territorio era ricco di case signorili, ville che hanno subito varie sorti nel corso degli anni, dalle recenti trasformazioni in strutture ricettive, all'abbandono, come nel caso della bellissima villa Castellani che incontreremo nel nostro viatico. Proseguendo l'itinerario su strade di crinale collinare, tra vigneti curati e boschi inaspettati cominceremo ad avvicinarci alla città di Castelfiorentino. L'ultimo tratto dell'esperienza ci porterà a scoprire un'area solcata da calanchi e balze lungo un divertente sentiero che li costeggia. Da lì il percorso tornerà a scendere verso la piana di Castelfiorentino dove ci sistemeremo per passare la prima nottata.

Da Castelfiorentino a Certaldo

La seconda tappa ci porterà a scoprire il suggestivo Castello di Oliveto della nobile famiglia Pucci di Firenze, alleata dei Medici che recenti studi hanno attiributo essere stato progettato da Filippo Brunelleschi  autore della cupola del duomo di Firenze. Da qui ci muoveremo tra boschi e campagne coltivate in direzione di una zona collinare segnata dai caratteristici calanchi, profondi avvalamenti prodotti dall'azione delle piogge.  Fino poi a scorgere in lontananza il borgo medievale di Certaldo, meta di oggi.   Di probabili origini longobarde il castello fu uno dei presidi dei Conti Alberti sulla francigena, i quali sconfitti dalla ambiziosa repubblica fiorentina  furono costretti alla resa. Un secolo e mezzo dopo Giovanni Boccaccio autore del Decameron visse gran parte degli ultimi anni della sua vita nel borgo ormai sotto il controllo pieno della Repubblica fiorentina. Il novelliere è conosciuto come "il certaldese", concittadino illustre del quale i certaldesi di oggi vanno fieri. Attreverseremo il suggestivo borgo medievale con torri, palazzi storici e scorci di incantevole bellezza, fino a raggiungere il nostro albergo per la notte.

Da Certaldo a Barberino Val d'Elsa

La terza tappa inizierà seguendo il tracciato del fiume Elsa, lungo un comodo camminamento. Pian piano poi cominceremo a salire di quota tra morbidi paesaggi collinari. La direzione dell'escursione di oggi devia dal corso del fiume Elsa in maniera quasi perpendicolare e ci porterà a raggiungere il punto più alto della nostra traversata a Barberino Val d'Elsa. Prima di arrivare al borgo medievale  avremo modo di conoscere la storia di Semifonte. Un castello costruito sempre dalla famigli degli Alberti e che a differenza di Certaldo ebbbe un triste epilogo. Nel 1202 infatti la Repubblica fiorentina dopo la sua conquista decise di raderlo al suolo per evitare future intromissioni all'espansione della repubblica. La cappella di San Michele che incontreremo lungo il notro percorso è l'unica testimonianza di questo castello, e fu costruita successivamentre alla distruzione in memoria dei Semifontesi caduti in battaglia. Risalendo verso Barberino incontreremo anche il "percorso delle Briglie" un sistema medievale di dighe costruite per prevenire il dissesto idrogeologico di questa fragile area toscana, studiate da Leonardo Da Vinci.

Da Barberino Val d'Elsa a Poggibonsi

L'ultima tappa ci porterà a scoprire il borgo di Barberino Val d'Elsa che domina il crinale di confine con il Chianti, con i paesaggi tra i più belli della campagna toscana. Lungo l'itineario incontreremo poi l'antica pieve di Sant'Appiano monumento iconico medievale di questa zona fino a scendere pian piano di quota ed esplorare la campagna circostante Poggibonsi. Siamo vicini alla meta vediamo la nostra città di arrivo dalle colline. Anche Poggibonsi deve alla sua posizione lungo la francigena e  alla via del sale la sua importanza. L'antico castello di Poggio Bonizio distrutto anch'esso dai fiorentini e cha ha dato il nome alla città si narra fosse di stupefacente bellezza e fulcro economico dei commerci valdelsani del medioevo. Siamo arrivati, ultimo tratto pianeggiante fino a celebrare il nostro arrivo nel centro storico di Poggibonsi. Nel pomeriggio un comodo treno ci riporterà a Empoli