Maurizo, Gambassi e i "bollori"
- altrevie
- 19 mag
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Una domenica dal meteo altalenante alla scoperta delle grotte di Maurizio, un eremita che per una dozzina di anni, agli inizi novecento, visse negli anfratti e nella forra del Casciani, un torrente che scorre a sud di Gambassi.

La prima parte dell’escursione porta a scoprire la zona di Cabbialla, dove per un primo periodo Maurizo scelse di ritirarsi.
Quinto figlio di un muratore e di una casalinga, Maurizio Becherini rimase orfano di madre all’età di 8 anni. Imparò il mestiere del padre in adolescenza, dopo aver fatto il pastore da bambino.
Dopo aver messo anche lui su famiglia e avuto tre figli dalla moglie Maria scelse di fare il parrucchiere e di tanto in tanto il mestiere del sarto. Purtroppo la moglie morì in gioventù, lasciando Maurizio solo con i figli di 8, 11 e 15 anni. Furono anni duri per il nostro Maurizio,
trovò lavoro nel vicino convento francescano di San Vivaldo come tutto fare; i soldi non bastavano mai.

Le molte notti passate sulla paglia di una delle celebri cappelle della Gerusalemme di San Vivaldo, anziché nella foresteria, come i frati gli proponevano, lo portarono a innamorarsi di questa amata solitudine.
Dagli anni ‘20 del novecento, sistemati i figli, la ricerca della solitudine divenne un’esigenza che lo portò ad adornare di statue, formelle, le grotte nascoste del torrente Casciani, ben lontano dal paese, dove Maurizio cominciò prima a passare le notti e poi il resto della sua vita.
L'escursione porta a scoprire i resti di questo “sacro rifugio” e a esplorare un’area selvatica e umida.
Il trekking dopo la pausa ci ha poi portato ad attraversare il torrente Casciani svariate volte e ci ha condotto ai “Bollori” un’area dove si manifestano fenomeni di idrotermalismo, gas di risalita, che ribollono nel torrente o in piccole pozze adiacenti.
Il rientro è dalla via Francigena che unisce Gambassi a San Gimignano passando dall’antico centro storico di Gambassi.
Ecco le altre foto, grazie a Alberto per il contributo fotografico.
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