
Castel San Gimignano è un piccolo borgo senese sulla via Volterrana, diviso tra il comune di Colla Val d’ELsa e San Gimignano.
Nasce come cittadella fortificata agli inizi del ‘300, presidio difensivo di San Gimignano contro Volterra.
Da qui parte la nostra escursione, in una domenica mattina fresca e ventosa di inizio marzo.
Il trekking ci porta a esplorare un’antica via che da Colle Val d’Elsa, lasciata la Via Francigena, andava in direzione di Volterra. Un selciato di origini medievale affiora da una sentiero nel bosco solitamente frequentato da cacciatori e cercatori di tartufi; siamo in un'area ricca di affioramenti fossili pliocenici, a pochi chilometri dalla partenza e scesi di qualche centinaia di metri torniamo indietro nel tempo, di 3 milioni di anni. I fossili che tocchiamo con mano sono coevi della comparsa del genere Homo sulla terra, i nostri antichissimi antenati.

CI spostiamo verso la valle del torrente Foci, in questo periodo particolarmente carico di acqua per le abbondanti piogge di febbraio.
Dopo un fuori sentiero arriviamo al torrente, lo attraversiamo passando sulle rocce affioranti e porto il gruppo, con una deviazione, ad ammirare le suggestive cascate.
Le piene hanno lasciato molta plastica impigliata tra le piante ripariali o incastrata tra le rocce. Passiamo dal Pliocene all’Antropocene in pochi chilometri e un velo di tristezza copre il gusto di ammirare pienamente questo angolo di paradiso.
Raggiungiamo la via Francigena, nel tratto che da San Gimignano va in direzione di Monteriggioni, in lontananza, sulla collina di fronte a noi, vediamo la pieve dei Santi Ippolito e Cassiano.
Dopo un passaggio da un antico mulino sul Foci, oggi abitazione privata, risaliamo la collina verso la Pieve, dove ci fermiamo per il break pranzo.

Dopo il caffè e un po ‘ di storia della Pieve ripartiamo. Passato un bel bosco di rovere, raggiungiamo un viale di cipressi, più avanti a noi un coppia di caprioli ci taglia la strada e si infila in un vecchio vigneto.
Un’ampia carrareccia ci porta in un pianoro di pascoli, un gruppo di pastori maremmani ci viene incontro e blocca il passaggio, abbaiando insistentemente.
Ci lasciamo annusare un po’; le due greggi ai lati della strada vanno protette da possibili predatori. Dopo un minuto ci concedono il passaggio valutando innocua la nostra presenza, spostandosi di lato.
Raggiungiamo nel primo pomeriggio l’area dell’antica necropoli di Dometaia, dove cinquantasei tombe etrusche insistono in un'ampia area rurale.
Lasciata la necropoli ci inoltriamo tra i vigneti di una nota azienda agricola locale, risalendo pian piano di quota. Raggiungiamo Castel San Gimignano prima del previsto, il passo è stato davvero buono con un bel gruppo di camminatori. Facciamo un giro nel borgo medievale e ci sistemiamo, con parte del gruppo, per un po’ di relax e qualcosa di caldo nel bar del paese.
Ecco le altre foto:
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