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A Pelago, tra mulini e torri

  • Immagine del redattore: altrevie
    altrevie
  • 22 apr 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Ci troviamo a Pelago, borgo di confine tra il contado fiorentino, il passo della  Consuma e il Casentino. 

La giornata è soleggiata e fresca, in questo aprile più invernale che primaverile. 


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Attraversiamo il borgo dalla sua piazza centrale un tempo denominata “Piazza Mercatale”, sede di scambi commerciali tra Firenze e il Casentino, e che ospita la casa torre dove nel 1378 nacque Lorenzo Ghiberti. 


La prima parte del Trekking comincia in salita e lo sarà per quasi tutta la mattinata. Salendo di quota e complice una giornata davvero spettacolare, i panorami verso la Val di Sieve si aprono fino ad allargarsi alla Val d’Arno. All’orizzonte i crinali appenninici e apuani cominciano a delimitare il confine con il cielo. 


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Dopo aver raggiunto la torre di Ristonchi che nel 1248 diede asilo ai guelfi in fuga da una Firenze assediata dalle forze ghibelline, continuiamo a salire di quota per poi riscendere e fermarci per una sosta dell’anima e del corpo al castellare di Magnale. 

Qui Don Mauro vive seguendo l’antica regola francescana eremitica e ci accoglie calorosamente nella sua “casa”. 


Ripartiamo “alleggeriti” e dopo una mezz’ora di cammino ci fermiamo in piena campagna per il nostro break pranzo. 

Qualche nuvola scura comincia a fare capolino dai crinali del Pratomagno e il vento che sta indebolendo la fiamma del fornello con su il caffè, non fa presagire niente di buono. 


Ci rimettiamo in cammino esplorando i  boschi della valle del Vicano di Sant’Ellero per poi prendere un' “altravia” che porta, tra vigneti poco curati, a uno degli antichi mulini incontrati lungo questo itinerario. 


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Il trekking prosegue tra saliscendi in una campagna fiorentina ancora autentica e poco antropizzata; arricchita da fioriture spontanee di orchidee, ranuncoli, lunarie, in forte contrasto col verde dei campi. 


Rivediamo Pelago all’orizzonte, percorriamo una carrareccia in discesa fino a risalire su un breve tratto di asfalto che ci riporta al paese. 


Immancabile sosta di fine escursione al bar del borgo per due chiacchiere e un po’ di relax, vista la lunga camminata di 21Km e con un buon dislivello!




Ecco le altre foto:



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