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Alla scoperta di Sassoforte, come apprendisti "Indiana Jones"

Roccatederghi è un solitario borgo dell’alta Maremma, costruito su un panoramico sperone roccioso con una delle più belle viste della Toscana. 


Parte da qui il trekking di oggi che ci porterà a conoscere le rovine di Sassoforte, l’antico borgo castello medievale costruito sulla cima dell'altura vulcanica che domina Roccatederighi. 


La prima parte dell’escursione raggiunge la cima di Poggio alle miniere, tra rare fioriture e scorci paesaggistici di notevole bellezza. 

Siamo nel versante più a sud delle colline metallifere, storica area di giacimenti cupriferi, sfruttati dall’antichità fino ai primi secoli del novecento. 


Dopo essere entrati in un fresco e rigoglioso castagneto e aver passato i ruderi di un antico podere abbandonato incontriamo un bellissimo rimboschimento di douglasie, adattate benissimo al clima e alle temperature di questa parte dei rilievi maremmani tanto da aver formato nel corso di un secolo un bosco paragonabile ad abetaie di rilievi toscani più conosciuti. 


Saliamo verso Sassoforte del versante sud e tre fioriture di Asfodeli e Non Ti Scordar di me raggiungiamo la cima, cominciando ad intravedere i resti delle antiche mura perimetrali del castello. 


Superiamo il perimetro e iniziamo ad esplorare prima l’area che un tempo ospitava il borgo di Sassoforte fino ad arrivare salendo ancora un po’ all’area sommitale dove insistevano il cassero e l’area nobiliare. 

Oggi dell’antica struttura fortificata rimangono maestose mura perimetrali e dei palazzi nobiliari, squadrati volumi con finestre e porte di accesso. 


L’atmosfera quassù è surreale, bellissima. 

Esploriamo un po’ l'area e poi ci rilassiamo in un punto all’ombra con una bella vista verso la parte interna delle Colline metallifere. 


Dopo un buon caffè ci rimettiamo in cammino scendendo stavolta dal versante est del monte. 

Il rilievo è costituito da roccia vulcanica e questo versante ci permette di ammirare ancor di più, come in una “sezione” laterale, la pareti rocciose che costituiva il duomo vulcanico, cioè la parte sommitale del cratere del vulcano, qui attivo 2,3 milioni di anni fa. 


L’escursione prosegue tra castagneti e aree rurali solitarie, alcuni cavalli pascolano tranquilli al margine di un bosco e dopo essere scesi toccando il punto più in basso del trekking di oggi, risaliamo pian piano di quota fino a richiudere l’anello e rientrare nel borgo di Roccatederighi. 

Raggiungiamo il castello, antico nucleo del borgo minerario, fino a raggiungere il punto panoramico a fianco della chiesa di San Martino e goderci lo spettacolo.




Ecco tutte le altre foto:



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