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Caldo autunno, nelle foreste casentinesi

Una domenica soleggiata con temperature primaverili, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

La partenza a piedi dal Sacro Eremo di Camaldoli presenta subito un ripido sentiero in ascesa, tra le suggestive abetine di Abies Alba (abete bianco) . Questi boschi sono un paesaggio naturale "costruito" che dal X secolo i monaci dell'eremo hanno sapientemente immaginato e poi realizzato, definendo un metodo di "coltivazione" e gestione che ha fatto scuola nei successivi secoli.


Raggiunto il crinale di confine tra Toscana ed Emilia il paesaggio cambia e le faggete, con qualche sparuto acero, montano delimitano il punto d'incontro della terra con il cielo.


Dopo aver deviato per un sentiero meno battuto abbiamo attraversato un'area del Parco che è stata soggetta di diverse cadute di piante, anche di grandi dimensioni che hanno resto il percorso un po' più avventuroso.


Ritornati su un sentiero segnato abbiamo risalito di quota per raggiungere la vetta panoramica di Poggio Scali a 1520mt, punto più alto dell'escursione di oggi. Qui abbiamo fatto un affollato break-pranzo con caffè di rito.


Il ritorno, già con luci più calde del primo pomeriggio di fine ottobre, ci ha visto lambire la Riserva Integrale di Sasso Fratino, camminando in silenzio per un discreto tratto e godendo appieno della pace di questo angolo di Parco. Il rientro verso l'eremo, dal lato opposto rispetto alla partenza, permette un ritorno ai paesaggi forestali iconici di inizio mattinata, e tra sentieri disegnati nei boschi di abeti bianchi siamo tornati al punto di partenza.


Ecco tutte le foto della giornata:




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