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Storia, arte e natura nei dintorni di Castel San Gimignano


Il sole è alto nel cielo, siamo a Castel San Gimignano, borgo di confine tra la provincia di Siena e quella di Pisa.  



Il castello fu costruito dai Sangimignanesi nei primi anni del 1300 dopo uno dei tanti conflitti armati con la vicina Volterra e che vide i primi vincere e avanzare nei confini a sud  tra i due comuni. 

Il castello nuovo fu così costruito per presidiare questa nuova area conquistata da San Gimignano e dopo otto secoli ancora fa parte dei confini comunali del borgo turrito più famoso della Toscana. 


Siamo un bel gruppo e iniziamo il nostro trekking esplorando le aree rurali prossime al paese. I colori della giornata di oggi sono intensi e carichi, le intense piogge della notte hanno liberato il cielo dalla foschia e di fronte a noi si aprono limpidi paesaggi su tutta la Val d’Elsa e la Montagnola senese. 


Scendiamo di quota fino a trovare antiche tracce fossili plioceniche che ci ricordano quando un tempo questa zona fosse parte di un antico bacino ospitante acqua marina, quando ancora la Toscana non aveva le sembianze di oggi. 


Risaliti un po’ in quota riprendiamo la nostra escursioni incontrando la via Francigena non prima di aver goduto di un bellissimo spettacolo naturalistico di una cascata nascosta che in questo tratto il torrente Foci regala a chi ha voglia di avventurarsi a scoprirla. 


Raggiungiamo la Pieve di Sant'Ippolito e Cassiano per l’ora di pranzo e il prato verde che la circonda ci invita a una bella pausa di metà giornata. 



Dopo caffè e biscotti condivisi ci rimettiamo in cammino in direzione della necropoli di Dometaia, uno dei siti di ritrovamenti etruschi tra i più importanti dell’area compresa tra il volterrano e il senese. Ben 56 tombe infatti in quattro differenti aree sono venute alla luce grazie al lavoro del gruppo archeologico colligiano che negli anni 70 contribuì agli scavi.  Scendiamo nella tomba I, la prima scoperta a fine’800 (quasi completamente depredata) che grazie alla sua architettura ci permette di immaginare come fossero le abitazioni etrusche con camere e tetto a capanna. La tomba è ipogea ( sotterranea) scavata nella roccia ed è appartenuta allo stesso Clan che l’ha costruita e utilizzata per le sepolture dal VI fino al II secolo avanti Cristo. 


Dopo aver salutato Carlo volontario del Gruppo Archeologico colligiano che ci ha aperto il sito ci rimettiamo in cammino e attraversata un bella area di vigneti ritorniamo a Castel San Gimignano chiudendo l’anello. Gran bella giornata!



Ecco tutte le foto (Grazie a Velentina per il contributo fotografico!)




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