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Su e giù per le colline di Scandicci

Al ritrovo a La Romola fa decisamente freddo, ma uno splendido sole scalda già con i suoi timidi raggi mattutini la speranza di una bellissima giornata di trekking.


Dopo esserci ripresi con un secondo caffè o qualcosa di caldo ci mettiamo subito in cammino e attraversiamo i bei boschi di cerro della valle sottostante l’abitato di partenza.

L’escursione che ci aspetta sarà ricca di continui saliscendi e ci porterà alla scoperta di tre dei laghi presenti sulle colline di Scandicci.

Il primo che incontriamo è il lago delle ninfee, al bordo del quale un solitario airone cenerino sta godendosi il sole che intanto si è levato alto nel cielo.


Continuiamo la nostra camminata, il percorso ora comincia a salire su un sentiero poco battuto e non segnato e che ci mostra un lato particolarmente selvatico di questa zona boscosa. Usciamo dalla macchia e troviamo vigneti e oliveti in una zona particolarmente soleggiata. Siamo nell’area della Doc del Chianti delle Colline di Scandicci e i nuovi campi che vediamo sono pronti ad accogliere le giovani piante che contribuiranno ad arricchire questa produzione vinicola.

Dopo essere passati da Poggio Valicaia, un parco di proprietà del comune di Scandicci, oggi tristemente chiuso, ci muoviamo verso il Lago di San Zanobi dove faremo la nostra pausa.


San Zanobi, patrono di Scandicci, è una Santo particolarmente venerato nel fiorentino: contribuì alla fondazione della Basilica di San Lorenzo di Firenze, conobbe Sant’Ambrogio da Milano, si prodigò per l’evangelizzazione di tutto il contado dell’area in cui oggi stiamo muovendo i nostri passi. Qui c’è la grotta nella quale si narra fosse solito ritirarsi in preghiera e la chiesa oggi intitolata a suo nome, nei pressi di Casignano, che lui stesso contribuì a rimettere in piedi dai ruderi di un antico tempio pagano.


Dopo aver fatto la nostra pausa soleggiata lungolago, preso e condiviso caffè e dolci ci rimettiamo in cammino lungo i luoghi del Santo precedentemente descritti.


Scendiamo di quota stavolta per arrivare al punto più in basso della nostra escursione fino a risalire in direzione dell’ultimo lago, quello di Chiesanuova.

Le luci del pomeriggio contribuiscono a rendere la visuale del lago, il più esteso dei tre incontrati, meravigliosa. Tempo di qualche foto, due chiacchiere con un pescatore particolarmente rilassato e ripartiamo.



Il bosco lascia entrare la bella luce del pomeriggio e alcuni scorci di questo tratto di percorso sono particolarmente suggestivi.

Siamo a pochi chilometri dalla conclusione, ma le salite e le discese non sono ancora finite!

Passiamo da quella che un tempo fu una delle pievi più importanti della zona, quella di Santo Stefano a Gabbiola, oggi abitazione privata.

Risaliamo la vallata e arriviamo a La Romola, col sole quasi al tramonto.


Ecco tutte le foto (grazie a Margherita per il bel contributo fotografico!)



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