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Di cime, di crinali e di borghi abbandonati


In un sabato di fine settembre, insolitamente caldo, abbiamo percorso un itinerario impegnativo che ci ha portato alla scoperta dell’appennino pratese-bolognese con degli scorci molto suggestivi verso cime e paesaggi tosco-emiliani.



Partendo da un borgo dell’alta valle del Limentra ci siamo da subito inerpicati sui sentieri che portano alla cima del Monte delle Scalette, dal quale ci si affaccia sulla selvaggia valle del Carigiola.

L’itinerario continua sconfinando nella provincia bolognese, scoprendo di tanto in tanto boschi di suggestive conifere che ci hanno offerto una preziosa ombra, viste le calde temperature della giornata.


Abbiamo raggiunto un bell’affaccio su una rupe di arenaria da dove si può godere di una bellissima vista del lago di Suviana.


Dopo la pausa pranzo e il rito del caffè siamo ripartiti alla volta di Chiapporato, antico borgo montano emiliano. Il borgo ha ospitato fino al 2014 una coppia, madre e figlia, discendenti di un’antica famiglia di pastori. Qui vivevano isolate dal mondo (non ci sono strade comode carrabili che arrivano fino al paese) ma in pace, col mondo. Vivendo dei prodotti della terra e di quello che la montagna poteva offrire loro. Dopo la morte della madre nel 2015, la figlia ha deciso di trasferirsi, lasciando così il borgo definitivamente al suo attuale destino di “borgo fantasma”, pian piano inglobato dall'avanzare della vegetazione.


I castagneti nei dintorni del borgo sono meravigliosi, castagni secolari, metati semi abbandonati fanno una bellissima cornice a questa parte di escursione.


Ancora qualche chilometro prima in discesa, poi una ripida ascesa e siamo ritronati al nostro punto di partenza.


Ecco tutte le foto dell'escursione (Grazie a Margherita per il contributo fotografico!)




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