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L'autunno in Val di Limentra

Immagine del redattore: altreviealtrevie


Il meteo è stato incerto fino a ieri, tante le piogge in Toscana che hanno preceduto questo sabato di fine ottobre. 

Ma ci siamo. Le piogge ci concederanno tregua per tutta la giornata e alla fine dell’escursione un solicchio scalderà il pomeriggio. 


I torrenti però sono carichissimi e anche i piccoli affluenti del Limentra oggi hanno una portata da record. 

Ce ne accorgiamo subito partiti da Cascina di Spedaletto, il primo torrente richiede più attenzione del solito per attraversarlo. 


Il bosco però è stupendo. Le foglie, in veste autunnale e ancora sui rami dei faggi,  circondano il sentiero che gradualmente ci porta a salire di quota. Funghi, muschi, licheni con le abbondanti piogge di ottobre colorano vivacemente l’ambiente naturale. 


Scollettiamo arrivando lungo le sponde del Limentra Orientale dove ci aspetta  il primo guado più impegnativo. Qualche giorno fa sono venuto a rafforzare con massi e pietre il passaggio, ma le piogge della nottata hanno aumentato ancora la portata del torrente Limentrello. 


Pian piano riusciamo a passare grazie anche all'aiuto di due simpatici fungaioli che offrono, a chi del gruppo li volesse, due sacchi di plastica da utilizzare a mo’ di stivali. 


Lasciata la riserva Acquerino Cantagallo, entriamo nella Riserva Biogenetica dell’Acquerino. 

Gli abeti rossi di Douglas, alcuni davvero imponenti, dominano questa riserva e il sentiero che la attraversa ci fa immergere nel cuore della foresta. 

Superiamo l'edificio dei Carabinieri forestali e, proseguendo il trekking, raggiungiamo una parte della riserva che offre pianori dove un tempo il pascolo di mucche e pecore li animava. 



Dopo aver percorso una comoda carrareccia immersa nella vegetazione cominciamo a scendere nuovamente  di quota , tra castagneti e felci,  fino a ritornare lungo il Limentra. Superato il suggestivo ponticello che permette di raggiungere la sponda opposta seguiamo il sentiero lungo fiume che ci porterà all’abitato di Monachino, dove ci aspetta il nostro pranzo!  


L’osteria è una delle poche abitazione animate del borgo. Massimiliano, Rodolfo e Spillo, il loro cane,  ci accolgono nel salone dove, al calore di un fuoco acceso, hanno allestito la nostra tavola. 


Avevamo concordato per tagliatelle ai funghi porcini raccolti in zona, e il piatto non delude! Veramente buone poi dolce e un caffè a fine pasto. Tutto buono. 


Ripartire dopo una pausa così è sempre difficile, ma mossi i primi passi le gambe riprendono il ritmo, ricaricate dall’energia del pranzo. 


Dopo un altro guado impegnativo, approdiamo lungo le sponde del Limentra e un piacevole sentiero che sale dolcemente ci porta a scoprire stupendi angoli di foresta, siamo tornati all’interno della Riserva naturale Acquerino-Cantagallo. 


Evitiamo un ultimo guado, già fatto in mattinata, in cambio di una salita. I raggi di sole cominciano a filtrare tra le foglie e i rami. Siamo quasi al punto di arrivo, un'ultima discesa ci riporta alle auto. 

Il bar della Cascina è aperto. 

Ne approfittiamo per bere qualcosa al solicchio dei tavoli esterni e scambiarci due chiacchiere, su questa bella giornata appena passata insieme.




Ecco le altre foto (grazie a Valentina per il contributo fotografico!! )



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© Copyright di Marco Orazzini - Guida Ambientale Escursionistica - AltreVie

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