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Nei paesaggi del silenzio e della luce

Pienza è chiamata “Città di Luce”, non a caso. Il sole è alto in cielo alla partenza, lo sarà per tutta la giornata e i colori dei paesaggi della Val d’Orcia, patrimonio Unesco dal 2004, sono meravigliosi.


Ci muoviamo subito in direzione ovest andando a scoprire la suggestiva Pieve di Corsignano in arenaria gialla, con i suoi bassorilievi che narrano con figure semplici, quasi stilizzate, tentazione e fede, storie e miti. In questa Pieve fu battezzato Silvio Enea Piccolomini, futuro Papa Pio II che a Corsignano nacque e che da Papa fece del piccolo paese natale la visionaria “Pienza”, chiamata così da allora in suo onore, riprogettandola sui criteri contemporanei di quel che periodo che oggi chiamiamo “Rinascimento”. 


Il nostro trekking prosegue andando alla scoperta di uno stagno in continuo “ribollimento”, fenomeno di vulcanesimo secondario dovuto alla presenza della camera magmatica del vicino Monta Amiata, antico vulcano oggi non più attivo. 


Proseguiamo a camminare tra i meravigliosi paesaggi della Vald’Orcia e cominciamo a vedere sul cucuzzolo di un piccolo rilievo, Monticchiello, prossima meta. 

Lo raggiungiamo dopo aver attraversato un bel bosco, sopravvissuto all'avanzare delle coltivazioni. 


Arriviamo a Monticchiello dal suo versante est, nell’area dell’antico cassero difensivo che ancora oggi domina il piccolo ma suggestivo paese medievale e qui ci rilassiamo al sole per una pausa. 

Dopo il break, un buon caffè e i biscotti portati da Maurizio ci rimettiamo in moto. Attraversiamo le viuzze del borgo, visitiamo la Pieve con bellissimi affreschi del trecento e uscendo dal paese ci gustiamo il meraviglioso panorama che si gode su tutta la Val d’Orcia. 



Continuiamo il nostro trekking muovendoci in un’uliveta bellissima con alcuni esemplari sopravvissuti alla famosa “ghiacciata” del 1985. La quiete e il silenzio del primo pomeriggio sembra irreale, ma sono una caratteristica di queste zone, ed è dovuta alla scarsa presenza di attività e presenze umane.


Dopo aver percorso un iconico vialetto di cipressi a zig-zag ci muoviamo in direzione di una collina solcata da bellissimi calanchi e una ripida ascesa ci riporta a quote più elevate. 

Siamo ormai vicini a Pienza, ci entriamo dalla porta del Ciglio e la esploriamo nelle sue viuzze e lungo la via centrale, fino a entrare in cattedrale. 


Finita la visita ci godiamo il tramonto da un bar con vista sugli incantevoli panorami illuminati da una calda luce serale. 





Ecco tutte le foto della giornata:



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