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Sul monte Gennaio, tra storia e natura



Eccoci di nuovo sui sentieri! Dopo la pausa estiva riprendiamo a camminare insieme e lo facciamo tornando a esplorare le cime dell’appennino pistoiese. 


La meta di oggi sarà il Monte Gennaio, che dai suoi 1814mt domina i crinali di confine tra la Toscana e l’Emilia Romagna. 


La giornata è soleggiata, il gruppo è carico e cominciamo subito a salire inerpicandoci su una carrareccia che ci conduce al passo di Maceglia. 

Siamo in una località dove la storia, come spesso mi capita di dire, “entra a gamba tesa” sulla spensieratezza e sulla leggerezza di una giornata di trekking. Qui infatti il 14 luglio del 1944 un gruppo di Nazi-Fascisti attaccò un manipolo di partigiani che presidiavano il passo. 

Il gruppo  faceva parte della Brigata “Bozzi” ed era composto da 8 partigiani, due dei quali furono ammazzati nello scontro a fuoco : Franco Prioreschi e Sergio Giovannetti. Proprio sul passo due cippi commemorativi ricordano questa storia. 


Proseguiamo in direzione della valle della Verdiana, in una stupenda faggeta. Invito il gruppo ad “ascoltare” questo stupendo angolo di montagna che fino ai primi anni del novecento ospitava comunità di carbonai, boscaioli, pastori e dove oggi la natura sta tornando a prendere il sopravvento. 

Di questo ne abbiamo una emozionante testimonianza diretta. Un branco di 5-6 cervi maschi sta tranquillamente pascolando su un pianoro soleggiato nella faggeta. Il rumore dei nostri passi e del nostro chiacchiericcio, finito troppo in ritardo, li desta dalla tranquillità e in una quindicina di  stupendi  secondi  li vediamo passare di fronte a noi nella selva, alla ricerca di un posto meno frequentato da altri disturbatori. 


Lasciata la faggeta cominciamo a salire tra i vaccinieti e il maestoso massiccio del Cornaccio e del Corno alle Scale si mostra di fronte a noi in tutto il suo splendore. 

Saliamo di quota, l’ascesa è dura in alcuni tratti. 

Arriviamo al passo del Cancellino nella tarda mattinata, un passo che ha visto nei secoli transitare contrabbandieri, guardie granducali, o andando più indietro nella storia, cacciatori primitivi. 

Dopo una pausa e una lettura riprendiamo a camminare in direzione della vetta del Monte Gennaio. La salita a tratti è molto ripida e in una ventina di minuti ci conduce sulla panoramica cima. 

La vista spazia a 360 gradi dalla Toscana all’Emilia, ci posizioniamo per la pausa panino godendoci il panorama verso il Corno alle Scale. 

Dopo un buon caffè e qualche foto di rito riprendiamo il trekking continuando il suggestivo sentiero di crinale che porterà alla pedata del Diavolo fino al passo dei Malandrini. 

Passiamo per una pausa rifocillante dal rifugio del Montanaro, oggi aperto, dove sulla bellissima terrazza panoramica ci godiamo un po’ di meritato relax con una bevanda fresca, tavoli, sdraio. 


Riprendiamo a camminare all’ombra dei faggi. Dopo una ventina di minuti siamo di nuovo al nostro punto di partenza, concludendo la bella giornata passata insieme.





Ecco le foto dell'escursione:




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