Oggi ci aspetta un avventuroso anello che ci porterà alla scoperta della storia incredibile di un uomo che nei primi anni del secolo scorso decise di andare a vivere da eremita, in una forra tra le grotte e gli anfratti di un torrente vicino al suo paese natio, Gambassi.
Proprio da Gambassi partiamo a piedi in un soleggiato sabato di maggio, esplorando prima la campagna circostante il borgo medievale fino a incontrare i resti delle antiche fornaci medievali di Germagnana dove dal XIII un’officina specializzata produceva oggetti in vetro, tra cui i “famosi” bicchieri Gambassini, molto diffusi sulle tavole della nobiltà medievale.
Superata la via Volterrana, storica via di collegamento tra Fiesole e Volterra, iniziamo a scendere di quota per inoltrarci nella forra. Il bosco di lecci e roverelle si fa sempre più fitto e in poco tempo ci troviamo nel pieno d'una vegetazione varia, in un ambiente sempre più ostile e dove è richiesta una buona attenzione nel procedere. Percorriamo ripide discese, passaggi su roccia, alcuni punti attrezzati con corda per facilitare la discesa fino ad arrivare a incontrare, nascoste nel bosco, tracce di Maurizio, l’eremita di Gambassi.
Prima i solitari resti di un tabernacolo, poi risalendo e scendendo lungo il corso del torrente arriviamo alla cappella della Madonna e quella del Cristo morto. Opere in muratura rudimentale che Maurizio stesso ha plasmato e adattato alle formazioni rocciose della forra.
Qui, viste le fresche temperature, ci sistemiamo lungo il torrente per la pausa, scoprendo nei dettagli la storia dell’eremita, con letture e racconti.
L’escursione riprende e ci porta ad attraversare parecchie volte il torrente Casciani, seguendo i sentieri che lo costeggiano. Alcuni passaggi sono davvero avventurosi e mettono alla prova la volontà di evitare i piedi ammollo.
Arriviamo ai “Bollori”, manifestazioni di risalita di gas naturali dal sottosuolo che caratterizzano quest'area del letto del torrente con continui ribollimenti e che diffondono nell’aria il caratteristico odore di uovo marcio.
Per rientrare a Gambassi percorriamo la via Francigena che risale costante lungo i margini di vigneti del Chianti delle colline fiorentine.
Attraversiamo il centro storico, il castello medievale ora non ha più le sue mura di difesa ma l’antica porta a Chianni da dove passiamo ricorda la sua antica storia.
Tornati in piazza ci rilassiamo con una birra e quattro chiacchiere.
Ecco le altre foto:
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